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"Uomo e personaggio prima, e solo poi veniva l'attore": così Marco Ferreri raccontò l'amico Ugo Tognazzì, sottolineando il più autentico tratto distintivo di questo interprete formidabile del versante "normale" e medioborghese della commedia all'italiana: l'umanità. Una caratteristica dissimulata nel personaggio e manipolata dall'attore, ma mai disabitata dalla persona. A poco più di vent'anni dalla scomparsa di Ugo Tognazzi, questo libro ripercorre l'esperienza di un attore che ha offerto alla nostra società l'immagine spesso complessa, a volte acida, a tratti surreale, ma sempre ironica e profondamente umana, dei propri vizi e delle proprie virtù, delle debolezze e delle grandezze, delle illusioni e delle irrimediabili sconfitte. Il tutto per offrire il ritratto di quello che non è certo diffiìcile immaginare come l'alter ego del cinema italiano. Anzi, l'alter... Ugo.